Descrizione
La Vlaams-Brabantse Tafeldruif DOP è un'uva da tavola delle varietà nere Frankenthal De Coster, Royal, Ribier, Léopold III e Gros Colman e delle varietà bianche Muscat d'Alexandrie, Canon Hall e Baidor.
Zona di produzione
La zona di produzione della Vlaams-Brabantse Tafeldruif DOP ricade nel territori di Druivenstreek, situati nei comuni di Hoeilaart, Overijse e Huldenberg, della provincia di Brabante Fiammingo nella regione Fiandre.
Metodo di produzione
La Vlaams-Brabantse Tafeldruif DOP viene coltivata esclusivamente a mano in serre riscaldate che devono avere una adeguata ventilazione per regolare la temperatura. Per favorire la formazione delle gemme si mantiene un elevato tasso d'umidità. La ventilazione durante la fase di fioritura deve essere abbondante, dopo la fioritura la temperatura viene aumentata per favorire l'ingrossamento degli acini. La temperatura media nelle serre va dai 15°C ai 20°C. Si distinguono tre tipi di coltura: la coltura precoce, la coltura di metà stagione e la coltura tardiva. Nella prima le serre vengono riscaldate da gennaio fino alla vendemmia che ha luogo a metà luglio. La seconda avviene in serre riscaldate da metà febbraio a metà marzo circa; durante l'estate può eventualmente completare la maturazione senza riscaldamento e la vendemmia comincia a metà agosto. Infine, nell'ultimo tipo di coltura, le serre vengono riscaldate da aprile a metà maggio e in seguito la crescita prosegue senza riscaldamento che riprende a metà settembre per favorire la completa maturazione; l'uva tardiva viene raccolta a partire da metà settembre.
Aspetto e sapore
La Vlaams-Brabantse Tafeldruif DOP di varietà nera è leggermente più grande di quella bianca, ogni acino pesa intorno ai 10 gr ed è ricoperto da una finissima lanugine. Il sapore è dolce e il peso medio di un grappolo maturo è di 800 gr.
Storia
Le origini della Vlaams-Brabantse Tafeldruif DOP sono legate alla diffusione delle colture da serra nel Belgio. Nel 1865 fu Felix Sohie a costruire a Hoeilaert la prima serra viticola con un tale successo che in breve tempo fu imitato da molti e le serre iniziarono a spuntare come funghi in tutta la regione. Nel 1910 si contavano 6.176 serre, numero che aumentò vertiginosamente nel 1961 raggiungendo le 34.929 serre. La viticoltura della zona ha tuttavia subito un sensibile declino in seguito all'istituzione della Comunità economica europea e alle crisi energetiche del 1973 e del 1979.
Gastronomia
Si consiglia di conservare la Vlaams-Brabantse Tafeldruif DOP in ambienti molto umidi a basse temperature. L'uva nera da tavola è generalmente consumata come frutta fresca, ma viene usata anche nella preparazione di dolci, marmellate, succhi, o come ingrediente nelle insalate, in abbinamento all'indivia e alle noci.
Commercializzazione
Il prodotto è immesso in commercio nella tipologia Vlaams-Brabantse Tafeldruif DOP. È commercializzato apponendo su ogni grappolo l'etichetta recante il logo della DOP, il nome del produttore o dell'azienda. Dato che oltre il 60% della produzione è venduta dal viticoltore tramite vendita diretta, a domicilio o nei mercati, i grappoli sono etichettati esclusivamente nell'azienda produttrice, in modo da garantire l'origine e la tracciabilità.
Nota distintiva
Le precipitazioni rappresentano un fattore importante per la viticoltura in serra, che richiede molta acqua e terreni ben drenati. Le caratteristiche pedoclimatiche della zona di produzione, con suoli ben drenati, clima temperato e umido, senza periodi di siccità o di umidità eccessive, e precipitazioni relativamente frequenti che raggiungono circa 780 mm l'anno, si sono rivelate particolarmente idonee alla coltivazione della Vlaams-Brabantse Tafeldruif DOP e contribuiscono a definirne le qualità organolettiche.