Descrizione
L’olio extravergine di oliva Sardegna DOP è ottenuto dai frutti dell’olivo delle varietà Bosana, Tonda di Cagliari, Nera (Tonda) di Villacidro e Semidana, presenti negli oliveti, da sole o congiuntamente, per almeno l’80%. Possono concorrere altre varietà presenti negli oliveti per il restante 20%.
Zona di produzione
La zona di produzione, trasformazione e confezionamento dell’olio extravergine di oliva Sardegna DOP comprende tutto il territorio della regione Sardegna.
Metodo di produzione
La raccolta delle olive deve tenersi nel periodo compreso fra l’inizio della maturazione e il 31 gennaio di ogni anno. Le olive devono essere raccolte direttamente dalla pianta con la tecnica della “brucatura”, ovvero manualmente, oppure con mezzi meccanici. Le olive devono essere trasportate al frantoio e conservate in idonei recipienti aerati e in ambienti freschi, lontano da odori sgradevoli, riparati da vento, acqua e da rischi di gelate. La molitura deve avvenire entro due giorni dalla raccolta. Durante il processo di trasformazione non possono essere utilizzati prodotti ad azione chimica e biochimica, né ad azione meccanica, ed è inoltre vietato il metodo del “ripasso”, ovvero della doppia centrifugazione delle paste estratte. La fase di gramolatura, durante la quale la temperatura non deve essere superiore a 30°C, può durare non più di 75 minuti.
Aspetto e sapore
L’olio extravergine di oliva Sardegna DOP ha un colore dal verde al giallo, con variazioni cromatiche nel tempo. L’odore è fruttato e il sapore, anch’esso fruttato, presenta sentori di amaro e piccante.
Storia
La coltivazione dell’olivo nel territorio dell’olio extravergine di oliva Sardegna DOP fu introdotta, molto probabilmente, da popolazioni di origine minoica, tra l’VIII e il VII secolo a.C. Un significativo sviluppo economico della produzione di olio si è invece registrato in epoca romana, quando vennero anche utilizzati i primi torchi per l’estrazione dell’olio. Dopo la crisi seguita alla caduta dell’Impero Romano, l’attività oleicola ha conosciuto diverse fasi di crescita e stagnazione, che hanno attraversato i secoli fino all’ultima fase critica, registrata negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso. Attualmente l’olivicoltura in Sardegna sta vivendo una nuova fase di positivo sviluppo, orientata alla produzione di oli qualitativamente pregiati.
Gastronomia
L’olio extravergine di oliva è un alimento facilmente deperibile che necessita di una corretta conservazione per mantenere intatte le sue caratteristiche organolettiche. È dunque opportuno conservarlo in ambienti freschi e al riparo dalla luce, a una temperatura compresa fra 14 e 18°C, lontano da fonti di calore e da prodotti che emanano particolari odori. È inoltre consigliabile consumarlo entro 4-6 mesi dalla spremitura, per gustarlo nel periodo di massima espressione del suo sapore. L’olio extravergine di oliva Sardegna DOP, per il suo gusto intensamente aromatico, è ideale in abbinamento a crostini di fegato, carni rosse grigliate, zuppe e salse.
Commercializzazione
Il prodotto è immesso in commercio nella tipologia olio extravergine di oliva Sardegna DOP. È commercializzato in recipienti o in bottiglie di capacità non superiore a 5 l. L’etichetta deve riportare l’indicazione Sardegna seguita dalla menzione Denominazione di Origine Protetta (DOP), il simbolo comunitario, il logo del prodotto e l’annata di produzione delle olive. Sulla confezione deve essere applicato l’apposito contrassegno di garanzia composto da un codice alfanumerico univoco che assicura la tracciabilità del prodotto.
Nota distintiva
L’olio extravergine di oliva Sardegna DOP si caratterizza per un livello di acidità in acido oleico minore di 0,5 g per 100 g di olio, un punteggio al panel test maggiore o uguale a sette e un livello di polifenoli totali maggiore di 100 ppm.