Descrizione
Il Provolone Valpadana DOP è un formaggio semiduro a pasta filata, prodotto nelle tipologie Dolce e Piccante con latte intero di vacca raccolto esclusivamente nella zona di origine.
Zona di produzione
La zona di produzione del Provolone Valpadana DOP interessa l’intero territorio delle province di Cremona, Brescia, e alcuni comuni delle province di Bergamo, Mantova e Lodi, nella regione Lombardia; il territorio delle province di Verona, Vicenza, Padova e Rovigo, nella regione Veneto; alcuni comuni della provincia autonoma di Trento; la provincia di Piacenza, nella regione Emilia-Romagna.
Metodo di produzione
Il latte viene addizionato con siero-innesto preparato nello stesso ambiente di trasformazione. Si procede alla coagulazione con aggiunta di caglio di vitello per la produzione del Provolone Valpadana DOP Dolce o con caglio di agnello e/o capretto per la tipologia Piccante. Raggiunta la consistenza sufficiente, la cagliata viene rotta meccanicamente tenendo la massa in agitazione per favorire lo spurgo. Successivamente viene aumentata la temperatura in caldaia e, al termine, la massa viene travasata su appositi tavoli per l’acidificazione e il drenaggio. La pasta viene poi sottoposta a riscaldamento e successivamente filata e quindi modellata manualmente o servendosi di stampi appositi, a seconda della forma che si vuole ricavare. Una volta modellata, la pasta viene sottoposta alla salatura in salamoia per un tempo variabile da poche ore fino a 30 giorni, in relazione al peso della forma. La stagionatura minima varia da 10 giorni, per le forme più piccole, a 30 per quelle medie, a un minimo di 90 giorni per quelle più grandi e per la tipologia Piccante. È possibile sottoporre il formaggio ad affumicatura.
Aspetto e sapore
Il Provolone Valpadana DOP può avere forma a salame, tronco-conica, a melone o a pera eventualmente sormontata da testolina sferica. La crosta è sottile e liscia, di colore giallo chiaro, dorato e a volte tendente al giallo bruno. La pasta è compatta, con eventuale leggera occhiatura e con colore giallo paglierino. Il sapore è delicato per il tipo dolce, più deciso per quello piccante.
Storia
Le origini del Provolone Valpadana DOP risalgono all’epoca dell’Unità d’Italia, quando la cultura casearia delle paste filate, originaria dell’Italia meridionale, si diffuse nella Valle Padana. L’uso del nome “provolone” venne ufficializzato per la prima volta nel Vocabolario di agricoltura di Eugenio Canevazzi e Francesco Marconi del 1871, dove viene definito come una “provola” (tipico formaggio meridionale di pasta filata fresca) di grandi dimensioni.
Gastronomia
È opportuno conservare il Provolone Valpadana DOP in un ambiente fresco o comunque nello scomparto meno freddo del frigorifero a una temperatura di 4°C. Il Provolone Valpadana DOP è un ottimo formaggio da tavola, ma viene anche utilizzato come ingrediente per la preparazione di diverse pietanze. Il tipo Dolce è ideale, tagliato a cubetti, per farcire insalate o per la preparazione di antipasti; è particolarmente gustoso abbinato a pere, noci e pane; da solo condito con sale, pepe, olio extravergine di oliva ed erbe aromatiche. Il tipo Piccante è delizioso accompagnato con riccioli di burro fresco; si presta come ingrediente di molte ricette, dalle torte salate ai soufflé, dai secondi di pesce a quelli di carne.
Commercializzazione
Il prodotto è immesso in commercio tutto l’anno nelle tipologie Provolone Valpadana DOP Dolce e Piccante. Entrambi possono essere anche affumicati. È commercializzato in forme intere (a salame, a melone, tronco-conica, a pera), a tranci, porzionato e preconfezionato. Deve recare sulla forma il sigillo metallico (coccarda), posto sulle corde o riportato sulle confezioni.
Nota distintiva
La filatura del Provolone Valpadana DOP rappresenta il momento cruciale della lavorazione: con gesti sapienti si ottiene un nastro, poi avvolto su se stesso e infine modellato in modo che non vi restino bolle d’aria all’interno.