Descrizione
La Pescabivona IGP indica i frutti di pesco del tipo Prunus persica L. Batsch, a polpa bianca non fondente, caratterizzati dalla forma sferoidale e dal colore di fondo della buccia bianco-giallo-verde con sovracolore di tonalità rosso. È prodotta in quattro diversi ecotipi, Murtiddara o Primizia Bianca, Bianca, Agostina e Settembrina che si distinguo, oltre per le caratteristiche varietale, per il periodo di maturazione.
Zona di produzione
La zona di produzione della Pescabivona IGP ricade all’interno del bacino idrografico del fiume Magazzolo a sud-ovest dei Monti Sicani e interessa in particolare il territorio dei comuni di Bivona, Alessandria della Rocca, S. Stefano Quisquina e S. Biagio Platani in provincia di Agrigento, e di Palazzo Adriano in provincia di Palermo, nella regione Sicilia.
Metodo di produzione
Il sistema di produzione deve essere praticato attraverso le tradizionali tecniche colturali. La densità degli impianti per ettaro varia da 400 a 1.250 piante, per la coltivazione possono essere adottate tre diverse tecniche di allevamento: il vaso, il vaso ritardato e il fusetto. La concimazione può essere organica e/o minerale e può essere praticata con la tecnica della fertirrigazione e della concimazione fogliare, sia in inverno che quando si svolge la fase vegetativa. Il momento della raccolta deve essere quello adatto a far conservare ai frutti le loro caratteristiche qualitative tipiche fino al consumo allo stato fresco, per questo motivo le pesche, per ciascuna delle diverse varietà, devono essere raccolte manualmente con più passaggi in campo. Una volta raccolti, i frutti possono essere sottoposti alla tecnica della frigoconservazione, ma solo per un periodo limitato che non può superare i 20 giorni.
Aspetto e sapore
La Pescabivona IGP si distingue per la limitata estensione del sovracolore rosso dell’epidermide del frutto che deve essere sempre inferiore al 50% e che nell’ecotipo Settembrina si riduce a una sola striscia di colore rosso lunga la linea di sutura. La polpa è bianca e caratterizzata da una notevole consistenza, il sapore è vellutato e dolce.
Storia
Divenute ormai la vera icona del Comune siciliano di Bivona, le coltivazioni di pesche hanno conosciuto un notevole sviluppo da quando i primi pescheti furono impiantati negli anni Cinquanta nella zona “S. Matteo”, passando in breve tempo da pochi ettari agli oltre 1.100 di oggi. La prima varietà a essere selezionata fra le diverse linee di piante locali fu la Agostina, che si impose per le pregiate qualità e per il periodo di maturazione particolarmente favorevole. La vocazione del territorio per la peschicoltura portò successivamente a selezionare le altre cultivar, la Murtiddara, la Bianca e la Settembrina, la prime due a maturazione intermedia e l’ultima a maturazione tardiva.
Gastronomia
È consigliabile conservare i frutti di Pescabivona IGP a temperatura ambiente e consumarli quando raggiungono la consistenza ideale per gustarli nel pieno della succosità e dolcezza. Oltre che a essere adatta al consumo come frutta da tavola fresca, la Pescabivona IGP può essere servita in macedonia, condita col limone, il vino, o accompagnata al gelato. Si presta particolarmente a essere utilizzata per la produzione di marmellate gustose grazie all’intensità del suo sapore e al buon rapporto zucchero acidità.
Commercializzazione
Il prodotto è commercializzato come Pescabivona IGP nelle tipologie Murtiddara o Primizia Bianca (maturazione dal 15 giugno al 15 luglio), Bianca (dal 16 luglio al 15 agosto), Agostina (dal 16 agosto al 15 settembre) e Settembrina (dal 16 settembre al 20 ottobre), che devono essere specificate sulle cassette e possono essere riportate in etichetta.
Nota distintiva
La Pescabivona IGP mantiene inalterate le qualità della pesca estiva anche nei frutti tardivi raccolti all’inizio della stagione autunnale, conservando l’elevata dolcezza e il sapore vellutato che si accompagnano a una notevole consistenza della polpa bianca.