Descrizione
La Patata dell’Alto Viterbese IGP si riferisce al tubero maturo, con forma ovale allungata e regolare, polpa di colore giallo, buccia gialla e liscia, ottenuto dalla specie Solanum tuberosum L., della famiglia delle Solanacee con tuberi- seme di varietà di patate iscritte nel catalogo comune delle varietà di piante agricole coltivate nella zona di produzione.
Zona di produzione
La zona di produzione della Patata dell’Alto Viterbese IGP interessa i comuni di Acquapendente, Bolsena, Gradoli, Grotte di Castro, Latera, Onano, S. Lorenzo Nuovo, Valentano e Proceno in provincia di Viterbo, nella regione Lazio.
Metodo di produzione
Per garantire la tracciabilità del prodotto sin dalla prima fase di produzione, i tuberi- seme utilizzati devono essere certificati e, se seminati interi, devono avere calibro minimo di 65 mm. Prima della semina, il terreno deve essere adeguatamente preparato a partire dal periodo settembre-dicembre, effettuando un’aratura- rippatura di almeno 30 cm che consenta l’adeguata penetrazione di pioggia, neve e gelo durante la stagione invernale. La semina si realizza in genere fra il 15 febbraio e il 15 maggio, la fase della raccolta si svolge tra il 15 giugno e il 30 settembre. Le patate possono anche essere lavorate come prodotto di IV gamma, dopo essere state sottoposte a processo di lavaggio in acqua, pelatura meccanica e cernita. Alla fine della lavorazione, il prodotto viene mantenuto a temperatura di 3-5°C in apposite celle in attesa della spedizione.
Aspetto e sapore
La Patata dell’Alto Viterbese IGP ha forma ovale o ovale allungata regolare, una pezzatura compresa tra 40 e 75 mm, la buccia di colore giallo e liscia, mentre all’interno presenta una pasta gialla con la parte edibile non inferiore al 97%. Il sapore è intenso e gradevole, con un livello di umidità che deve essere compreso fra il 75 e l’85% e il contenuto in amido che non può essere inferiore a 10 g per 100 g di prodotto.
Storia
Riviste specialistiche, fotografie, racconti di autori locali e testimonianze cinematografiche attestano la presenza della patata dell’alto Viterbese sin dagli inizi del Novecento; questa patata è molto apprezzata sia a livello locale sia su tutti i mercati italiani. Fino agli anni Sessanta la sua coltivazione veniva praticata soltanto a livello familiare; in seguito all’abbandono della coltivazione della fragola, si è estesa a livelli esponenziali nei territori limitrofi.
Gastronomia
La Patata dell’Alto Viterbese IGP allo stato fresco si conserva in luoghi freschi e asciutti, meglio se in assenza di luce. Il prodotto di IV gamma va conservato a temperatura di 4°C e ha una shelf-life di 8 giorni. Le varietà Ambra e Monalisa sono adatte per tutti gli usi, si prestano in particolare alla cottura in forno e alla preparazione degli gnocchi; la varietà Agria è particolarmente indicata per la frittura, grazie alla più alta presenza di sostanza secca; la varietà Agata, rende al meglio se cotta al vapore e utilizzata per la preparazione di purè e crocchette.
Commercializzazione
Il prodotto viene immesso in commercio nella tipologia Patata dell’Alto Viterbese IGP. È disponibile sul mercato come prodotto fresco o confezionato, mentre non è ammessa la vendita di prodotto sfuso. Come prodotto fresco è confezionato in sacchi a rete, vertbag, girsac, buste e scatole di cartone, sacchi, casse in legno, ceste da 1 kg a 25 kg. Come prodotto di IV gamma viene confezionato in busta di plastica trasparente per alimenti, sigillata, in atmosfera controllata, da 500 g a 10 kg; in buste di plastica trasparenti per alimenti, sigillate, con prodotto immerso in acqua da 500 g a 10 kg; in buste di plastica trasparenti per alimenti sigillate, con prodotto immerso in acqua da 5 kg e 10 kg.
Nota distintiva
La Patata dell’Alto Viterbese IGP deve le sue caratteristiche distintive alla composizione del suolo di coltivazione, caratterizzato da terreni di origine vulcanica ricchi di potassio e da un microclima che risente degli influssi del Lago di Bolsena, che grazie alla sua azione mitigatrice determina condizioni particolarmente favorevoli per la coltura di questo prodotto.