Descrizione
Il Moscato di Sardegna DOP comprende le seguenti tipologie di vino: Bianco, Spumante, Passito e Uve Stramature. La denominazione include anche numerose specificazioni geografiche.
Zona di produzione
La zona di produzione del Moscato di Sardegna DOP comprende l’intero territorio della regione Sardegna.
Uvaggio
Bianco, Spumante, Passito, Uve Stramature: Moscato Bianco, da solo o con aggiunta di uve a bacca di colore analogo provenienti da altri vitigni idonei alla coltivazione nell’ambito dell’area interessata fino a un massimo del 10%. Per la tipologia Spumante tale percentuale deve essere ottenuta esclusivamente da uve provenienti da vitigni aromatici a bacca bianca.
Descrizione tipologie di prodotto
Il Moscato di Sardegna DOP Bianco si presenta di colore giallo dorato brillante; al naso si esprime con note aromatiche e sensazioni floreali; il gusto è dolce, delicato con spiccati sentori di frutta gialla e marmellata di albicocche. Il Moscato di Sardegna DOP Spumante è di colore giallo paglierino con spuma fine ed evanescente; al naso è aromatico, ricco di note floreali e fruttate con leggeri sentori di mandorle, miele e lievitati appena sfornati; al palato è dolce con un ottimo equilibrio tra la vivacità delle bollicine e l’avvolgente calore del Moscato. Il Moscato di Sardegna DOP Passito si presenta di un colore che va dal giallo dorato all’ambrato; al naso è intenso, con aromi di frutta candita e acacia; in bocca il ventaglio olfattivo si ripropone ampio, con note vellutate, armoniche e rotonde. Il Moscato di Sardegna DOP da Uve Stramature è di un intenso colore giallo dorato con sfumature che raggiungono l’ambra; al naso i sentori di uvetta e miele sono forti e persistenti e si intrecciano a spiccate note floreali; il gusto si esprime in maniera corposa e vellutata, con sentori di frutta caramellata. Per la produzione del vino Moscato di Sardegna DOP Passito è consentito l’appassimento delle uve su stuoie, anche in locali idonei, ed è ammessa la parziale disidratazione con aria ventilata, con ventilazione forzata o in appositi locali termocondizionati. Il vino Moscato di Sardegna DOP Bianco non può essere immesso al consumo antecedentemente al primo marzo successivo all’annata di produzione delle uve; per il Moscato di Sardegna DOP Spumante la data di immissione al consumo deve essere successiva al 15 ottobre dell’annata di produzione delle uve, mentre per i vini Moscato di Sardegna DOP Passito e Moscato di Sardegna DOP da Uve Stramature la data di riferimento è il primo luglio successivo all’annata della vendemmia.
Specificazioni geografiche o sottosezione
Il Moscato di Sardegna DOP, nella sola tipologia Spumante, può essere accompagnato da due sottozone geografiche; Moscato di Sardegna DOP Tempio Pausania o Tempio e Moscato di Sardegna DOP Gallura. L’indicazione delle sottozone è riservata al vino Moscato di Sardegna DOP Spumante spumantizzato in Gallura e proveniente da uve ammesse, prodotte e vinificate rispettivamente nel territorio di Tempio Pausania e nel territorio definito Gallura, il quale comprende l’intero territorio dei comuni di Aggius, Aglientu, Arzachena, Badesi, Berchidda, Bortigiadas, Budoni, Calangianus, Golfo Aranci, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Luras, Monti, Olbia, Oschiri, Palau, Sant’Antonio di Gallura, San Teodoro, Santa Teresa di Gallura, Telti, Tempio Pausania, Trinità d’Agultu in provincia del Nord-Est Sardegna e il comune di Viddalba in provincia di Sassari.