Descrizione
L’olio extravergine di oliva Molise DOP è ottenuto dai frutti dell’olivo delle varietà Aurina, Gentile di Larino, Oliva Nera di Colletorto e Leccino, presenti negli oliveti da sole o congiuntamente in misura non inferiore all’80%. Possono concorrere altre varietà presenti nella regione quali Paesana Bianca, Sperone di Gallo, Olivastro e Rosciola, fino a un massimo del 20%.
Zona di produzione
La zona di produzione dell’olio extravergine di oliva Molise DOP interessa la quasi totalità del territorio delle province di Isernia e Campobasso, nella regione Molise.
Metodo di produzione
Le olive devono essere raccolte, a partire dall’inizio della maturazione, direttamente dalla pianta, manualmente o con mezzi meccanici. I frutti eventualmente caduti a terra prima della raccolta non potranno essere utilizzati. Le olive, trasportate al frantoio in modo da consentire la perfetta conservazione del frutto, devono essere tenute in recipienti rigidi, forati e sovrapponibili, in locali aerati e freschi fino alla molitura, che deve avvenire entro due giorni dalla raccolta. La fase di gramolatura può durare non più di 50 minuti e deve essere effettuata con acqua a temperatura controllata non superiore a 25°C.
Aspetto e sapore
L’olio extravergine di oliva Molise DOP presenta colore giallo-verde, odore fruttato da leggero a medio e sapore anch’esso fruttato, con delicata sensazione di piccante o di amaro.
Storia
La produzione dell’olio di oliva in questi territori affonda in tempi antichissimi. Innumerevoli sono le testimonianze di autori romani che ne parlano come di un prodotto eccellente. Tra il I sec. a.C. e il I sec. d.C. Cicerone nel Pro Cluentio loda la laboriosità dei larinati e la fertilità della loro terra; Orazio nelle sue Satire consiglia di utilizzare l’olio di Venafro per la preparazione di due qualità di salse dell’epoca; Plinio il Vecchio descrive gli olivi introdotti nella zona da Licinio e dell’ottima qualità del prodotto finito. Sulla produzione di olio nel Molise non ci sono giunte solamente testimonianze scritte: quasi tutte le ville di epoca romana ritrovate nei secoli sono corredate di cantine contenenti grandi orci di olio, a testimoniare l’abbondanza della produzione già nell’età antica. Nel corso dei secoli alla qualità Aurina si sono aggiunte anche la celebre Gentile di Larino, la Rosciola e la Oliva Nera di Colletorto.
Gastronomia
L’olio extravergine di oliva è un alimento facilmente deperibile che necessita di una corretta conservazione per mantenere intatte le sue caratteristiche organolettiche. È dunque opportuno conservarlo in ambienti freschi e al riparo dalla luce, a una temperatura compresa fra 14 e 18°C, lontano da fonti di calore e da prodotti che emanano particolari odori. È inoltre consigliabile consumarlo entro 4-6 mesi dalla spremitura, per gustarlo nel periodo di massima espressione del suo sapore. L’olio extravergine di oliva Molise DOP si esprime al meglio nei primi piatti o come condimento di minestre e zuppe a base di legumi.
Commercializzazione
Il prodotto è immesso in commercio nella tipologia olio extravergine di oliva Molise DOP. È commercializzato confezionato in recipienti in vetro di capacità non superiore a 5 l. L’etichetta deve riportare l’indicazione Molise seguita dalla menzione Denominazione di Origine Protetta (DOP), il simbolo comunitario e l’annata di produzione. Sulla confezione deve essere applicato l’apposito contrassegno di garanzia composto da un codice alfanumerico univoco che assicura la tracciabilità del prodotto.
Nota distintiva
L’olio extravergine di oliva Molise DOP si caratterizza per un livello di acidità libera inferiore a 0,5 g per 100 g di olio, un punteggio al panel test maggiore di 6,5 e un livello di polifenoli totali maggiore di 100 ppm.