Descrizione
Il Melone Mantovano IGP indica i meloni allo stato fresco delle due varietà botaniche di Cucumis melo L., Cantalupensis (melone cantalupo) e Reticulatus (melone retato). Si distingue in due tipologie di frutto: Liscio, cultivar Honey Moon, e Retato, cultivar Harper (senza incisura della fetta) e Supermarket (con incisura della fetta).
Zona di produzione
La zona di produzione del Melone Mantovano IGP interessa il territorio di 41 comuni ricadenti nelle province di Mantova e Cremona, nella regione Lombardia, e Modena, Bologna e Ferrara, nella regione Emilia-Romagna.
Metodo di produzione
Le tecniche utilizzate per la produzione del Melone Mantovano IGP sono sia la coltivazione in pieno campo sia in tunnellini (coltura semiforzata), o in serra o tunnel (coltura forzata). La semina in pieno campo parte dalla prima decade di aprile, il trapianto dalla seconda metà di febbraio fino a luglio, utilizzando fino a un massimo di 5.000 piantine per ettaro. Una volta maturi, i frutti di Melone Mantovano IGP vengono raccolti quotidianamente e vengono sottoposti a cernita e bollinatura entro 24 ore dalla raccolta, direttamente in azienda o in strutture idonee. Come prodotto destinato alla IV gamma, può essere sottoposto alle operazioni di taglio, affettatura ed eliminazione dell’esocarpo e dell’endocarpo.
Aspetto e sapore
I frutti di Melone Mantovano IGP hanno una pezzatura minima di 800 g in peso e 10 cm in diametro. A seconda della tipologia, liscia o retata, i meloni si distinguono per il colore e la forma. La forma sferica o sub sferica, il colore della buccia crema-paglierino e della polpa giallo-arancio sono le caratteristiche della tipologia Liscio, mentre quella Retato ha forma ovale o tonda, buccia color crema-paglierino o verde e polpa arancio-salmone. L’analisi sensoriale ha evidenziato le caratteristiche di dolcezza e succosità e l’aroma di tiglio e zucchino.
Storia
Pur essendosi consolidata come produzione estesa su un territorio di circa 2.000 ettari soprattutto negli ultimi decenni, la coltivazione del melone nel territorio interessato risale almeno al XV e XVI secolo, come testimoniano documenti reperibili negli archivi dei Gonzaga di Mantova. La storia del Melone Mantovano IGP racconta anche la capacità di cooperazione dei produttori del territorio, con la costituzione delle prime associazioni già negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento.
Gastronomia
Il Melone Mantovano IGP si conserva in luoghi freschi e asciutti, ma è bene evitare di conservarlo a temperature inferiori a 5°C in quanto lo sbalzo termico può influenzare negativamente la consistenza della polpa. Oltre che come frutta fresca, o nel classico abbinamento con il prosciutto crudo, può essere utilizzato in cucina per la preparazione di primi piatti come gli gnocchetti al pesto di Melone Mantovano IGP, per ricette più originali come il gazpacho di Melone Mantovano IGP, schiuma di gorgonzola e gamberi, ma anche come ingrediente del meloncino, fresco liquore al Melone Mantovano IGP e peperoncino.
Commercializzazione
Il prodotto è immesso in commercio nella tipologia Melone Mantovano IGP. È commercializzato in confezioni in cartone, legno o materiale plastico, quali bins, traypack, plateaux in cartone nuovo; cassette in legno nuove; cassette riutilizzabili in materiale plastico. Nel caso di confezioni sigillate con più frutti (vassoi, cartoni e sacchetti), queste devono contenere meloni della stessa varietà e tipologia. Per preservare al meglio il sapore, i meloni destinati alla IV gamma devono essere raffreddati, tagliati e confezionati entro 24 ore dalla raccolta.
Nota distintiva
I terreni di coltura del Melone Mantovano IGP sono profondi e permeabili, particolarmente adatti a favorire il regolare afflusso d’acqua durante l’irrigazione e la facile penetrazione dell’impianto radicale della pianta. Questo fattore è determinante nel definire le peculiari qualità dei frutti, come l’alto contenuto zuccherino pari o superiore a 12° Brix, e la significativa quantità di sali minerali e potassio, generalmente superiore a quella riscontrata in altre zone di coltivazione del melone.