Descrizione
La Melanzana Rossa di Rotonda DOP è un ortaggio allo stato fresco prodotto utilizzando l’ecotipo Melanzana Rossa di Rotonda della specie Solanum aethiopicum.
Zona di produzione
La zona di produzione della Melanzana Rossa di Rotonda DOP interessa i comuni di Rotonda, Viggianello, Castelluccio Superiore e Castelluccio Inferiore, in provincia di Potenza, nella regione Basilicata.
Metodo di produzione
Idonee operazioni di aratura preparano il terreno ad accogliere le piantine. Il trapianto avviene nel periodo maggio-giugno e utilizza piantine alte 10-15 cm con 3-5 foglie, che vengono poste in solchi precedentemente predisposti. Tali piantine devono provenire necessariamente dall’area di produzione e devono essere impiantate secondo i sesti e le distanze di piantagione in uso nella zona. Le coltivazioni sono concimate con sostanza organica o mediante la pratica del sovescio. La raccolta avviene a partire dal mese di luglio fino a novembre e deve essere condotta manualmente con l’ausilio di forbici, tagliando una piccola parte del peduncolo. La produzione massima consentita è di 60 tonnellate per ettaro.
Aspetto e sapore
La Melanzana Rossa di Rotonda DOP ha forma tondeggiante simile a un pomodoro e pesa fino a 200 g. A inizio maturazione presenta sfumature verdastre, mentre quando è ben matura è di colore arancione vivo tendente al rosso lucido. La polpa è carnosa. Il profumo è intenso e fruttato e ricorda quello del ficodindia; al gusto è piccante, gradevolmente amara sul finale.
Storia
La Melanzana Rossa di Rotonda DOP ha origini africane. Durante il periodo del colonialismo infatti molte famiglie di Rotonda si trasferirono nei nuovi territori conquistati dal regime fascista per trovare lavoro. Nel 1935, prima dello scoppio della guerra di Etiopia, coloro che tornarono in patria portarono proprio questa “curiosa” melanzana. L’adattamento di questa specie al territorio fu tale che si trasformò fino a differenziarsi persino dalle specie africane da cui originariamente proveniva, dello stesso colore arancione ma senza striature e dalla forma più allungata. Per tali particolarità, che la rendono somigliante al pomodoro, nel dialetto locale questa melanzana ha preso il nome di merlingiana a pummadora. Numerose testimonianze scritte e orali confermano l’ampio utilizzo della melanzana rossa fin dalla metà del XX secolo come le interviste agli agricoltori più anziani di Rotonda effettuate nell’ambito di una ricerca del CNR del 1992. La melanzana rossa continua a far parlare di sé in programmi televisivi, libri di cucina e riviste specializzate ed è presente nella tradizionale e affollata sagra organizzata annualmente.
Gastronomia
La Melanzana Rossa di Rotonda DOP fresca va mantenuta in frigorifero o in luogo idoneo e asciutto. Tradizionalmente si conservano nzertate, ovvero legate a grappoli e appese sotto tettoie ad asciugare. Ottime anche sottolio e sottaceto. Moltissime sono le ricette della cucina lucana che celebrano questa particolarissima melanzana: fritta e aromatizzata con menta e aglio; abbinata al caciocavallo podolico per condire fusilli; mescolata alla salsiccia in strepitose polpette. Si possono utilizzare anche le foglie, che sono più tenere rispetto a quelle delle altre varietà di melanzana e molto diverse nella forma e nelle dimensioni.
Commercializzazione
Il prodotto è immesso in commercio nella tipologia Melanzana Rossa di Rotonda DOP. È disponibile da luglio a novembre e viene commercializzata in contenitori di materiale di origine vegetale, di cartone, oppure in retine di plastica o altro materiale riciclabile e in questo caso il peso non può essere superiore a 1 kg.
Nota distintiva
La Melanzana Rossa di Rotonda DOP è caratterizzata da un basso contenuto di acido clorogenico: circa 800 ppm rispetto a 4.300 ppm degli altri prodotti della stessa specie. Questo valore permette alla polpa di rimanere bianca anche molto tempo dopo il taglio della bacca.