Descrizione
Il Marrone di Serino/ Castagna di Serino IGP si riferisce al frutto allo stato fresco, pelato, essiccato in guscio ed essiccato sgusciato intero proveniente dalla specie Castanea sativa M., varietà Santimango o Verdola.
Zona di produzione
La zona di produzione del Marrone di Serino/ Castagna di Serino IGP comprende i comuni di Serino, Solofra, Montoro, S. Michele di Serino, S. Lucia di Serino, S. Stefano del Sole, Sorbo Serpico, Salza Irpina, Chiusano S. Domenico, Cesinali, Aiello del Sabato, Contrada e Forino in provincia di Avellino e i comuni di Giffoni Valle Piana, Giffoni Sei Casali, S. Cipriano Picentino, Castiglione del Genovesi e Calvanico in provincia di Salerno, nella regione Campania.
Metodo di produzione
Il terreno che ospita i castagneti è di origine vulcanica, privo di calcare e ricco di elementi minerali, associato a un notevole tasso di umidità per la presenza di importanti acquiferi. La forma d’allevamento è del tipo a volume. La potatura di produzione deve essere eseguita almeno ogni cinque anni in modo da migliorare la qualità del prodotto e garantire un rinnovo vegetativo periodico. Non si effettuano lavorazioni del suolo successive all’impianto, favorendo lo sviluppo di un abbondante cotica erbosa. Non è ammesso il diserbo chimico nei castagneti, ma solo quello meccanico e/o fisico. La concimazione è ammessa solo con i fertilizzanti organici. Sono ammessi interventi di lotta ai parassiti della coltura solo se rientranti nelle norme di difesa fitosanitaria integrata previsti dal piano della Regione Campania e dalle leggi vigenti. La raccolta dei frutti va effettuata a partire dal 25 settembre fino al cinque novembre e deve essere eseguita a mano o con raccoglitrici meccaniche idonee. La produzione massima annua di frutti è fissata in 3 tonnellate per ettaro. Le operazioni di cernita e calibratura sono eseguite sia manualmente che con idonee calibratrici meccaniche.
Aspetto e sapore
Il Marrone di Serino/Castagna di Serino IGP è un frutto con raggiatura stellare medio-grande, ha una pezzatura medio-grossa e raramente presenta settature. La forma è generalmente rotondeggiante, perlopiù asimmetrica. La buccia è di color marrone lucido con striature distanziate scure e ben marcate. La polpa è bianco latteo, con solcature piuttosto superficiali, soda e croccante; il sapore mediamente è dolce.
Storia
La presenza di castagneti coltivati nella zona di produzione, risale all’epoca dei Romani, anche se studi archeologici hanno dimostrato che già nel Paleolitico vi era nella valle del serinese una presenza diffusa del castagno. Nel Medioevo, grazie all’opera sia dei monaci di Cava dei Tirreni (SA) che di quelli di Montevergine (AV), la coltura del castagno ha iniziato a permeare lo strato sociale, diventando elemento caratterizzante di tutto il territorio della zona di produzione. Già nel 1532 vi sono documenti giuridici che comprovano la presenza di castagneti da frutto nel serinese, così come nel 1548 sono avvenute cessioni di castagneti in S. Stefano del Sole.
Gastronomia
Il Marrone di Serino/Castagna di Serino IGP va conservato in un luogo fresco e asciutto. I frutti freschi vengono utilizzati prevalentemente per ottenere castagne o marroni bolliti, caldarroste e per la preparazione di marmellate e marrons glacés. Le castagne o i marroni essiccati, in guscio o senza guscio, vengono consumati prevalentemente sotto forma di marroni del prete, ricetta tipica della zona di produzione.
Commercializzazione
Il prodotto è immesso in commercio nella tipologia Marrone di Serino/Castagna di Serino IGP in diverse varianti: fresco, essiccato, semilavorato o trasformato. È ammesso il confezionamento sottovuoto, con atmosfera protetta e del prodotto surgelato. Le confezioni, nelle varie tipologie, variano da un peso minimo di 100 g a un massimo di 25 kg.
Nota distintiva
Il Marrone di Serino/Castagna di Serino IGP possiede delle caratteristiche chimico- fisiche-sensoriali uniche dovute fondamentalmente a due fattori: il terreno di origine vulcanica e l’evoluzione del castagno per effetto di una costante opera di miglioramento dei fondi e della qualità del prodotto da parte dei castanicoltori.