Descrizione
Il Limone Femminello del Gargano IGP è un agrume allo stato fresco della varietà Femminello Comune, localmente individuata come Limone nostrale.
Zona di produzione
La zona di produzione del Limone Femminello del Gargano IGP comprende i territori dei comuni di Vico del Gargano, Ischitella e Rodi Garganico, in provincia di Foggia, nella regione Puglia.
Metodo di produzione
Le lavorazioni del terreno si limitano alle zappature primaverili e alle concimazioni generalmente ancora organiche; in alternativa si ricorre a concimazioni a base di perfosfati. Sistematiche potature primaverili, prima della ripresa vegetativa, modellano costantemente la cupola e soprattutto garantiscono il necessario equilibrio tra attività vegetativa e produttiva. Le cure colturali continuano con la difesa, sia da avversità atmosferiche, fronteggiate con i frangivento, sia da attacchi parassitari. L’irrigazione delle piante di limone avviene nel periodo che va da maggio a ottobre. La raccolta è manuale, con l’ausilio di forbici. La produzione non deve superare le 35 tonnellate per ettaro. È vietata la maturazione artificiale dei frutti.
Aspetto e sapore
Il Limone Femminello del Gargano IGP è contraddistinto dalla forte presenza di oli essenziali e profumi molto intensi nella buccia. Il frutto è variabile nella forma, dimensione e peso in conseguenza alle diverse fioriture primaverili e estivo-autunnali. Le forme vanno da quelle tipicamente ellissoidali/oblunghi, a quelle ovoidali, a quelle tendenzialmente globose. È caratterizzato da un diametro minimo di 50 mm, peso non inferiore a 80 g e una buccia color giallo-citrino lucente. All'interno presenta una polpa molto succosa di color giallo-verde.
Storia
La tradizione agrumaria in Puglia risale all’anno Mille. Alcuni documenti riportano che Melo, Principe di Bari, per invogliare alcuni pellegrini normanni alla conquista della regione, inviò in Normadia, a riprova della fertilità e ricchezza della zona, una certa quantità di frutti, tra cui anche i “pomi citrini” del Gargano corrispondenti al “melangolo” (arancio amaro). Alla fine del Seicento, frate Filippo Bernardi descrive il paesaggio garganico come ricco di “agrumi, che rende i paesani ricchi per il continuo traffico che vi fanno i Veneziani e gli Schiavoni i quali vengono a caricar vini, arance, limoni”. Dal Settecento, inoltre, ogni anno nel mese di febbraio, una lunga processione, in onore di San Valentino, eletto a Santo protettore degli agrumeti culmina sul colle del Carmine, per benedire le piante.
Gastronomia
Il Limone Femminello del Gargano IGP va conservato in frigorifero o in luogo fresco e asciutto. Può essere consumato fresco o come ingrediente per la preparazione di numerose ricette del territorio foggiano. Può essere inoltre utilizzato come gustoso sostituto dei condimenti grassi, per insaporire piatti a base di carne, pesce e nei fritti. Il Limone Femminello del Gargano IGP è ideale come base di conserve, marmellate o confetture, ma anche per la preparazione di canditi, biscotti o dolci, nonché di ottimi liquori.
Commercializzazione
Il prodotto è immesso in commercio come Limone Femminello del Gargano IGP. È commercializzato confezionato in contenitori rigidi di materiale di origine vegetale, legno o cartone, con capacità da 1 a 25 kg.
Nota distintiva
Il territorio di produzione del Limone Femminello del Gargano IGP è caratterizzato da condizioni pedoclimatiche che garantiscono una lunga persistenza del frutto sulla pianta e ne permettono la raccolta durante l’intero arco dell’anno.