Descrizione
L’Insalata di Lusia IGP è un ortaggio a foglia larga allo stato fresco appartenente alla famiglia delle Asteracee, specie Lactuca sativa L., nelle due varietà: Crispa (detta anche Gentile) e Capitata (denominata anche Cappuccia).
Zona di produzione
La zona di produzione dell’Insalata di Lusia IGP ricade all’interno dei confini territoriali dei seguenti comuni: Lusia, Badia Polesine, Lendinara, Costa di Rovigo, Fratta Polesine, Villanova del Ghebbo in provincia di Rovigo; Barbona, Vescovana e Sant’Urbano in provincia di Padova, nella regione Veneto.
Metodo di produzione
La produzione dell’Insalata di Lusia IGP si effettua in suoli opportunamente preparati sia in pieno campo che in coltura protetta. Vengono utilizzate piantine con 3-5 foglie dotate di pane di terra e poste in un contenitore alveolare. Il sesto di impianto utilizzato è 30-35 cm tra le file e 30-35 cm sulla fila. A seguito della piantagione, vengono apportati ridotti interventi irrigui grazie alla presenza di una falda freatica che sopperisce alle esigenze idriche. La raccolta inizia quando la varietà Gentile ha raggiunto un peso non inferiore a 150 g e la varietà Cappuccia un peso non inferiore a 200 g. I cespi sono poi puliti, eliminando le foglie basali, e lavati. Queste operazioni, cosiddette di toelettatura, vengono effettuate in campo, in modo da evitare ulteriori manipolazioni che potrebbero comportare un deterioramento delle qualità del prodotto. Al termine della pulitura ogni cespo viene preconfezionato e poi trasportato nei locali idonei a ultimarne il confezionamento. Successivamente, l’Insalata di Lusia IGP può essere sottoposta a lavorazioni di IV gamma, per cui non sono previste limitazioni all’area di produzione.
Aspetto e sapore
L’Insalata di Lusia IGP presenta un fusto molto carnoso e corto, di lunghezza variabile. La varietà Cappuccia ha peso variabile da 200 a 450 g; presenta foglie tendenti al verde brillante, di forma ondulata e compatta, dal gusto fresco e croccante. La varietà Gentile ha peso leggermente inferiore, che varia da 150 a 450 g; la foglia risulta bollosa con margine frastagliato, di colore verde chiaro e brillante.
Storia
Le origini dell’orticoltura nel territorio di Lusia risalgono all’inizio del Novecento, come attività destinata al consumo familiare. Dal 1933 si trova menzione della produzione di insalate con la dicitura “latuga” o “salata”, con cui generalmente si intendeva l’insalata Cappuccia, nei quaderni manoscritti dei produttori della zona. Secondo i dati statistici sulla produzione orticola degli anni Cinquanta, le insalate si erano affermate come secondo prodotto in termini quantitativi. L’introduzione della varietà Gentile risale agli anni Sessanta a opera di alcuni commercianti di Lusia, i quali la importarono dal mercato veronese che erano soliti frequentare. Da allora, grazie a un territorio particolarmente vocato, la produzione ha subito continui miglioramenti realizzati anche attraverso la selezione genetica delle varietà.
Gastronomia
L’Insalata di Lusia IGP va conservata in luoghi freschi e asciutti, al riparo da luce o fonti di calore. Abbinata a secondi a base di carne o pesce l’Insalata di Lusia IGP è ideale come contorno, ma può essere un gustoso piatto unico se abbinata a verdura cruda, legumi e cereali in chicchi, tonno sottolio o formaggi di vario tipo, come la Casatella Trevigiana DOP che si presta bene ad arricchire una fresca insalata.
Commercializzazione
Il prodotto è immesso in commercio nella tipologia Insalata di Lusia IGP, nelle varietà: Crispa o Gentile e Capitata o Cappuccia. È commercializzato confezionato in contenitori di plastica, legno, cartone, polistirolo e altri materiali per alimenti. Come prodotto di IV gamma può essere commercializzato in apposite confezioni già tagliato e lavato. È disponibile sul mercato per 10-11 mesi all’anno.
Nota distintiva
Le condizioni pedoclimatiche della zona di produzione contribuiscono a conferire all’Insalata di Lusia IGP qualità che la distinguono da altri prodotti simili. In particolare, la ricchezza in sali minerali dell’acqua e del terreno rende il prodotto ricco di potassio e calcio e particolarmente sapido, tanto da consentire di gustarlo appieno senza aggiungere sale alimentare come condimento.