Descrizione
L’Indicazione Geografica Genepì del Piemonte è un liquore ottenuto tramite l’estrazione dei principi attivi delle piante appartenenti alle specie Artemisia genipi Weber, A. mutellina Vill., A. glacialis L., A. nivalis Br.-Bl., A. petrosa Jan., per infusione o sospensione delle piante stesse in soluzione idroalcolica. Il genepì impiegato deve provenire da raccolta di piante spontanee e/o da coltivazioni situate nella zona di produzione identificata. L’estrazione può essere dinamica o statica.
Zona di produzione
La zona di produzione del Genepì del Piemonte IG ricade in alcuni comuni della regione Piemonte. La coltivazione delle piante è ammessa nel territorio amministrativo dei comuni delle province di Alessandria, Biella, Cuneo, Torino, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli. La quota ottimale di coltivazione è stata individuata al di sopra dei 1500 m s.l.m., su terreni esposti a sud. Possono essere ammesse altitudini inferiori, comunque mai al di sotto dei 1400 m s.l.m., quando ciò sia giustificato da particolari favorevoli esposizioni.
Metodo di produzione
Il Genepì del Piemonte IG ottenuto per infusione è preparato a partire da piante essiccate, poste in contenitori di acciaio inox e riempiti con una soluzione idroalcolica con grado alcolico variabile tra i 70° e i 90° e lasciate in infusione per un tempo variabile tra i 30 e i 60 giorni nel caso di estrazioni statiche. Dopo il ciclo estrattivo l’infuso viene torchiato e, dopo un eventuale periodo di affinamento, addizionato a una miscela di acqua e zucchero per completare la preparazione del liquore. È possibile distillare una parte dell’infuso in alambicchi in corrente di vapore e aggiungerlo al momento della preparazione del liquore. Se necessario si corregge il grado alcolico con aggiunta di alcool etilico di origine agricola. In seguito il Genepì del Piemonte IG viene lasciato riposare per ottenere la spontanea sedimentazione delle parti insolubili, poi separate per filtrazione, fino a ottenere un prodotto trasparente o brillante. La quantità minima di pianta essiccata deve essere di 7 g/l di liquore finito. Il liquore ottenuto per "sospensione" è preparato a partire da piante essiccate, collocate su apposite griglie sospese sulla soluzione idroalcolica, in contenitori chiusi ermeticamente dove lo spazio di testa saturo di alcool estrae le componenti più volatili delle piante. Il procedimento dura circa 90 giorni. Dopo la sospensione, si procede con lo stesso metodo descritto precedentemente utilizzando la miscela estraente. Il prodotto finito, ottenuto per infusione o per sospensione, può essere subito imbottigliato e commercializzato; può essere lasciato affinare — prima dell’imbottigliamento o in bottiglia — per un periodo minimo di due mesi. Nella preparazione del Genepì del Piemonte IG possono essere impiegate preparazioni aromatiche derivate da altre piante aromatiche; in ogni caso la quantità di piante aromatiche utilizzate per l’ottenimento della preparazione aromatica non deve essere superiore al 10% della quantità totale di Artemisia utilizzata.Le piante aromatiche che possono essere utilizzate sono le seguenti: l’Achillea Moscata, l’Angelica, l’Artemisia comune (A. Vulgaris), il Basilico, il Calamo, la Cannella, il Chiodo di garofano, il Ginepro, l’Issopo, la Lavanda, il Meliloto, la Menta, la Melissa, l’Erba di S. Giovanni, l’Origano, l’Ortica bianca, il Pino Silvestre, il Rosmarino, la Santoreggia, la Salvia, il Timo, il Sambuco, il Serpillo, la Verbena, la Vulneraria.
Caratteristiche del prodotto
Il Genepì del Piemonte IG deve presentare le seguenti caratteristiche: titolo alcolometrico volumico minimo di 30% in volume; contenuto in zucchero minimo pari a 100 g per litro di prodotto espresso come zucchero invertito (può essere utilizzato saccarosio o sciroppo di glucosio). Il prodotto è caratterizzato dall’assenza di coloranti. Le specie di Artemisia sono normalmente piante spontanee oggetto di raccolta, con l’eccezione di A. mutellina che può essere coltivata. Essa è stata oggetto di selezione e studi condotti dall’Università di Torino che hanno consentito di evidenziare che gli ecotipi (piante) legati al territorio piemontese sono distinguibili morfologicamente chimicamente dalle piante di altre provenienze.
Informazioni legislative
L’Indicazione Geografica del Genepì del Piemonte è registrata nell’allegato III del Regolamento (CE) n. 110/2008 relativo alla definizione, designazione, presentazione, etichettatura e protezione delle Indicazioni Geografiche e che abroga il Regolamento (CEE) n. 1576/89 del Consiglio (pubblicato sulla GUUE L. 39 del 13.02.2008) come modificato dal Reg. 1067/2016 e dal Reg. 674/2019. Nonostante l'entrata in vigore del nuovo Regolamento UE 787/2019 che abroga il Reg. 110/2008 e che, per quanto riguarda le IG, si applica dall'8 giugno 2019, l'allegato III continua ad applicarsi fino alla creazione dell'apposito registro delle IG di cui all'articolo 33 previsto dalla nuova normativa. In generale, il Reg. 787/2019 prevede per ogni Indicazione Geografica, all’art. 24, la presentazione alla Commissione UE di una scheda tecnica contenente i requisiti prescritti allo stesso articolo. La scheda tecnica del Genepì del Piemonte è contenuta nel decreto del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali del 21 luglio 2016 (pubblicato nella GU n. 182 del 5.08.2016).