Descrizione
La Ciliegia di Marostica IGP designa il frutto allo stato fresco ottenuto dalla coltivazione delle seguenti varietà della specie Prunus avium L.: le precocissime Sandra e Francese, quest’ultima ascrivibile alle varietà Bigareaux Moreaux e Burlat; la medio precoce Roana e il durone precoce Romana; le tardive duracine Milanese, il Durone Rosso (Ferrovia simile), la Bella Italia e la Sandra Tardiva; le varietà Van, Giorgia, Ferrovia, Durone Nero I, Durone Nero II e Mora di Cazzano.
Zona di produzione
La zona di produzione della Ciliegia di Marostica IGP comprende i territori dei seguenti comuni: Salcedo, Fara Vicentino, Breganze, Colceresa, Pianezze, Marostica, Bassano, parte del territorio di Schiavon, in provincia di Vicenza, nella regione Veneto.
Metodo di produzione
La produzione della Ciliegia di Marostica IGP avviene quasi esclusivamente in zona collinare su terreni fertili e ricchi di potassio, che consentono di ottenere un prodotto dolce e gustoso. La raccolta viene effettuata a mano a partire dalla metà della prima decade di maggio per le varietà precoci e dalla terza decade di maggio per quelle tardive. I frutti devono essere disposti in contenitori con pareti rigide e, subito dopo la raccolta, devono essere sottoposti ad accurata cernita e quindi conservati in locali freschi e ombreggiati, per mantenerne inalterate le qualità e consentire una maggiore conservabilità.
Aspetto e sapore
La Ciliegia di Marostica IGP presenta una forma tendenzialmente cuoriforme, con calibro minimo di 23 mm e buccia di colore che va dal rosso scuro al rosso fuoco a seconda delle varietà. È caratterizzata da una polpa mediamente soda, succosa, dal gusto pieno, dolce e molto gradevole. È un frutto prezioso da un punto di vista nutritivo e salutistico.
Storia
La coltivazione della ciliegia nell’area di Marostica ha origini molto antiche; si racconta che la sua storia sia legata alla vicenda della Partita a Scacchi, evento ricordato ancora oggi ogni anno, a fine maggio, nel corso della Mostra Regionale delle Ciliegie. Nel 1454 Taddeo Parisio, castellano e governatore della nobile terra di Marostica, a seguito della richiesta di due cavalieri di avere sua figlia come moglie, decise, per evitare duelli, di darla in sposa a chi dei due avesse battuto l’altro in una partita a scacchi viventi. Il vincitore ebbe in sposa la figlia, il perdente la sorella del governatore. Il giorno delle nozze Taddeo Parisio ordinò che si mettessero a dimora in tutto il territorio delle piante di ciliegie a ricordo del lieto evento. In tempi più recenti invece, la coltura delle ciliegie ha acquisito una notevole importanza commerciale, tanto che alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso, fu costituito il primo Consorzio Conservazione Frutta con lo scopo di gestire e organizzare la produzione delle ciliegie.
Gastronomia
La Ciliegia di Marostica IGP si conserva in frigorifero per alcuni giorni, eliminando però i frutti danneggiati. Oltre a essere consumata allo stato fresco, viene impiegata anche nella preparazione di dolci, marmellate e bavaresi. Particolarmente indicata per la conservazione sotto grappa, alcol o vino rosso. Più raro il suo impiego come ingrediente in cucina, anche se recentemente si stanno diffondendo alcune ricette che ne prevedono l’abbinamento con le carni, come ad esempio l’anitra e Ciliegie di Marostica IGP, dove queste ultime, aggiunte alla carne cotta in forno, formano una specie di salsa.
Commercializzazione
Il prodotto è immesso in commercio, nel periodo estivo, nella tipologia Ciliegia di Marostica IGP. Le ciliegie appartengono alla categoria commerciale Prima e sono confezionate in appositi contenitori fino a un massimo di 10 kg. Il contenuto di ogni imballaggio deve essere omogeneo e comprendere esclusivamente ciliegie di uguale varietà e qualità.
Nota distintiva
La Ciliegia di Marostica IGP è un frutto dalle molte proprietà benefiche, ricco di vitamine, polifenoli e zuccheri ben tollerati anche dai diabetici.