Descrizione
La Carota Novella di Ispica IGP è un ortaggio fresco appartenente alla specie Daucus carota L., nelle varietà derivanti dal gruppo Carota Semilunga Nantese e relativi ibridi.
Zona di produzione
La zona di produzione della Carota Novella di Ispica IGP comprende alcuni comuni delle province di Ragusa, Siracusa, Catania e Caltanissetta, nella regione Sicilia.
Metodo di produzione
Prima della semina il terreno viene adeguatamente preparato con aratura che crea solchi profondi 40-50 cm. La semina viene effettuata in autunno con seminatrici pneumatiche di precisione; segue la “rullatura” che interra i semi a 1 cm di profondità. È ammesso l’uso di concimi purché misto-organici oppure a base di meso- e micro- elementi. Possono inoltre essere eseguite operazioni di “sarchiatura” al fine di eliminare le erbe infestanti, migliorare la morbidezza del terreno e distribuire al meglio i concimi. La raccolta avviene giornalmente a partire dal primo febbraio fino al 15 giugno, con l’ausilio di macchine raccoglitrici in grado di passare una volta sola sul terreno. Il prodotto fresco viene quindi lavato, selezionato e confezionato nella zona di produzione.
Aspetto e sapore
La Carota Novella di Ispica IGP ha forma cilindro-conica e il diametro variabile da 15 a 40 mm. Si presenta pulita, lucida in superficie; priva di radice apicale e radichette secondarie, senza fessure visibili; il colore arancione è particolarmente intenso. La polpa è tenera e croccante mentre la parte più interna è fibrosa. Il sapore è quello tipico della carota; il profumo è intenso con note di erbaceo.
Storia
Le prime testimonianze sulla produzione della carota a Ispica, nel ragusano, risalgono al 1955. Da questo comune siciliano, la coltivazione dell’ortaggio si è diffusa in tutta l’area geografica che oggi costituisce la zona di produzione. Negli anni Cinquanta sono iniziate anche le prime operazioni di esportazione della carota di Ispica: alcune testimonianze raccontano che gli importatori europei riconoscevano immediatamente un carico di carota novella di Ispica dal profumo particolare e intenso. L’importanza del prodotto per l’economia del territorio è affermata da Pina Avveduto nel suo La coltivazione della carota ad Ispica (1972): “come è intuibile, la rapida diffusione della nuova coltivazione è stata favorita dalla facile commerciabilità del prodotto, accettato e anzi richiesto da tutti i mercati nazionali e internazionali per i sui pregi intrinseci. La nostra carota infatti si fa preferire per precocità, qualità di forma (pezzatura), proprietà organolettiche (colore, sapore), proprietà chimiche”.
Gastronomia
La Carota Novella di Ispica IGP va conservata in luogo fresco, meglio se in frigorifero nel ripiano in cui si ripongono solitamente le verdure, avvolta in un canovaccio appena inumidito. Per non disperdere le sue qualità nutrizionali, l’ideale è consumarla cruda, in pinzimonio o in insalata, oppure cotta al vapore. In cucina, è uno degli ingredienti più diffusi e ogni ricetta richiede un taglio particolare. Si abbina ad altri ortaggi, servita in insalata o in piatti caldi. Famoso il suo impiego nella preparazione di dolci, zuppe, caponata e marmellate. È gustosa anche fritta, lessa o cucinata in agrodolce.
Commercializzazione
Il prodotto è immesso in commercio nella tipologia Carota Novella di Ispica IGP. È venduto nelle categorie commerciali Extra (di qualità superiore) e Prima (di buona qualità). È commercializzato in vassoi di peso inferiore o uguale a 2 kg, ricoperti da film di protezione; in sacchi in polietilene o polipropilene di peso compreso tra 500 g e 6 kg o in casse salvafreschezza di peso compreso tra 6 e 12 kg.
Nota distintiva
Giungendo a maturazione già a fine febbraio, la Carota Novella di Ispica IGP si distingue dalle altre carote per essere un prodotto tipicamente invernale-primaverile, precoce, per questo definita “novella”, dalle eccellenti caratteristiche chimiche e organolettiche.