Descrizione
L’Asparago Verde di Altedo IGP è un ortaggio allo stato fresco della specie Asparagus officinalis L. ottenuto dalle cultivar Eros, Marte, Franco, Giove, Ercole, Vittorio, Athos; altre cultivar possono essere presenti negli impianti in una percentuale non superiore al 20%.
Zona di produzione
La zona di produzione dell’Asparago Verde di Altedo IGP comprende numerosi comuni situati in provincia di Ferrara e in provincia di Bologna, nella regione Emilia-Romagna.
Metodo di produzione
I terreni della zona di produzione sono di tipo sabbioso e sabbioso- argilloso e vengono adeguatamente preparati ai fini dell’impianto con una lavorazione profonda 40-60 cm e ben drenati per evitare ristagni di acqua. La messa a dimora delle piantine avviene a partire dall’ultima decade di aprile; queste vengono sistemate in solchi precedentemente scavati, a una profondità variabile tra 25 e 35 cm, disposti in file distanti tra loro da un minimo di 1 m a un massimo di 3,5 m. Dopo due anni dall’impianto si procede alla raccolta dei turioni (germogli carnosi) che può durare da 15 a 65 giorni, a seconda dell’anzianità della coltivazione, ma a ogni modo non si protrae oltre il 20 giugno. Dopo la raccolta, gli asparagi sono trasportati al centro di lavorazione, dove vengono raffreddati per rallentare il processo di deterioramento.
Aspetto e sapore
L’Asparago Verde di Altedo IGP si presenta con turioni ben formati e dall’apice ben serrato, talvolta lievemente incurvato; l’aspetto è fresco, sano, pulito, senza odori o sapori estranei. Al gusto è tenero, delicato e privo di fibrosità.
Storia
L’asparago della pianura bolognese ha una lontana e consolidata tradizione. I documenti storici comprovanti l’origine, la commercializzazione e l’impiego culinario di questo prodotto risalgono al XIII secolo. Tuttavia, è solo ai primi anni del XX secolo che si fa risalire la produzione dell’asparago, quando alcuni agricoltori altedesi, di ritorno da un viaggio a Nantes, in Francia, ne iniziarono la coltivazione sulla base delle nozioni tecniche acquisite. Da allora iniziò la coltivazione intensiva degli asparagi, che dopo la Seconda guerra mondiale divenne tra le più praticate e diffuse nella zona.
Gastronomia
L’Asparago Verde di Altedo IGP è un alimento facilmente deperibile e per questo deve essere conservato a basse temperature e comunque consumato in un breve arco di tempo dopo l’acquisto. È un ortaggio che gode di ottima reputazione in tutti i mercati ortofrutticoli e viene tradizionalmente utilizzato in preparazioni gastronomiche locali e regionali. Si consuma lessato, con l’aggiunta di olio e sale, gratinato oppure come ingrediente per la preparazione di minestre, zuppe, risotti, frittate. Tra i secondi sono celebri i piatti a base di uova e pesce, come lo sformato di asparagi in salsa di gamberetti e la coda di rospo (rana pescatrice) in sautè di vongole veraci su letto di puntarelle di Asparago Verde di Altedo IGP. La cottura a vapore è quella che permette di ridurre al minimo la perdita di elementi nutritivi mantenendo inalterato l’aroma. Infine, il prodotto viene impiegato anche per la preparazione di dolci e gelati.
Commercializzazione
Il prodotto è immesso in commercio nella tipologia Asparago Verde di Altedo IGP. È commercializzato nelle categorie Extra e Prima. Viene confezionato in mazzi da un minimo di 250 g a un massimo di 3 kg, opportunamente legati e pareggiati alla base. I mazzi di asparagi possono essere avvolti alla base con fazzoletti di materiale idoneo al confezionamento dei prodotti alimentari o chiusi con una banda. Gli asparagi destinati alla trasformazione possono essere consegnati anche “alla rinfusa”, in imballaggi o contenitori conformi alla normativa.
Nota distintiva
La particolare composizione del terreno, il clima umido e nebbioso tipico della bassa padana, insieme ai metodi tradizionali di coltivazione e all’esperienza tramandata di generazione in generazione, rendono uniche le caratteristiche organolettiche dell’Asparago Verde di Altedo IGP.